Sulla Conferenza dei Servizi per il progetto definivo della terza corsia dell’autostrada A1, nel tratto Firenze Sud – Incisa Valdarno l’assessore Marco Gamannossi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC). “Il progetto riguardante la terza corsia dell’autostrada nel tratto Firenze Sud – Incisa Valdarno è stato sottoposto a VIA di competenza statale. Con decreto del Ministero dell’ambiente è stato espresso un giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto, a condizione che si ottemperi ad una serie di prescrizioni, in parte proposte dalla Provincia di Firenze nell’ambito del procedimento di natura regionale di acquisizione dei pareri degli Enti Locali. Le prescrizioni sono 18. Nell’ambito del procedimento di VIA – ha aggiunto l’assessore Gamannossi – la Provincia di Firenze, Direzione Ambiente, si è espressa, per quanto di competenza, con proprio parere che comprende anche i contributi di tutte le direzioni interne ed è stato sottoposto alla Giunta provinciale ed approvato con un atto di indirizzo. Si fa presente, comunque, che ad oggi non è pervenuto il progetto definitivo aggiornato in ottemperanza delle prescrizioni del decreto di VIA e che dovrà essere valutato nella futura conferenza dei servizi da convocare. Mentre l’incontro con Autostrade fissato per il 5 novembre è stato differito. Infine uno specifico accordo fra Stato e Regione prevede un coordinamento fra gli Enti Locali interessati, attribuiti alla Regione e disciplinato all’interno del procedimento di approvazione di un’opera di natura statale”. Calò ha chiesto: “Al Presidente della Commissione Ambiente, Remo Bombardieri, di predisporre un’audizione con i Comuni di Incisa, Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno, cioè quei Comuni interessati all’ampliamento dell’autostrada A1 nel tratto Firenze Sud - Incisa Valdarno. Anche il Sindaco di Bagno a Ripoli aveva chiesto delle prescrizioni in materia ambientale, in materia di tutela paesaggistica, in materia di tutela idrica, in materia di difesa degli ecosistemi e in difesa di quelli che sono attualmente tutti i tessuti residenziali che sono posti da Bagno a Ripoli fino a passare da Troghi e arrivano fino a Incisa”.

Fonte: Frovincia di Firenze